5. È un settore dove tradizione e innovazione convivono davvero
Nel settore agroalimentare tradizione e innovazione non si escludono: coesistono, si contaminano, si arricchiscono a vicenda.
Da un lato, aziende con radici profonde, ricette autentiche e tramandate e un legame fortissimo con il territorio rappresentano una garanzia di qualità Made in Italy grazie alla loro storicità. Dall’altro, startup che utilizzano tecnologie all’avanguardia come intelligenza artificiale, e-commerce, tracciabilità tramite blockchain e agricoltura di precisione stanno entrando nel mercato con un occhio attento alle nuove esigenze dei consumatori.
Per chi vuole lavorare nel marketing agroalimentare, questo significa una cosa sola: bisogna saper parlare due lingue, quella della memoria e quella del futuro, raccontando due mondi che coesistono senza entrare in contrasto. Ma soprattutto, bisogna mettere le “mani in pasta”, collaborando con chi il settore lo vive ogni giorno.
Ecco perché in questo settore più che in altri è fondamentale affiancare a una formazione di tipo tradizionale esperienze di apprendimento “pratiche” e connesse col mercato di riferimento, direttamente in contesti che lavorano ogni giorno col prodotto, fianco a fianco con le imprese.
Il corso Tecnico superiore in Food Digital Marketing & Export Management dell’ITS Academy Agroalimentare di Mantova nasce proprio con questo obiettivo: creare professionisti con specifiche conoscenze delle eccellenze agroalimentari del territorio e in grado di costruire piani di marketing strategico e operativo unendo competenze digitali e consapevolezza del cambiamento sociale, grazie a una formazione pratica, esperienziale e connessa con il tessuto produttivo del territorio.
Un settore che si muove alla velocità della luce necessita di tecnici in breve tempo. In soli due anni, tempo necessario per approfondire ogni aspetto ma che permette di entrare nel mercato del lavoro in tempi relativamente brevi, il corso ITS offre una formazione specializzata e accessibile a chiunque, permettendo alle aziende del territorio di formare le figure richieste direttamente sul campo grazie alle 800 ore di stage, corrispondenti al 40% della durata totale del corso.
Infine, se parliamo di Made in Italy non possiamo ignorare l’importanza dell’export: per valorizzare il prodotto bisogna conoscere il mercato di riferimento, gestire le relazioni commerciali, individuare le strategie di internazionalizzazione e redigere un piano di marketing per il raggiungimento degli obiettivi aziendali. Per questo motivo, la figura formata dal corso ITS conosce le procedure fiscali e logistiche dell’export, ma è anche in grado di formulare un modello di business e di marketing che sappia sfruttare le possibili leve di differenziazione, come le certificazioni di prodotto e l’attenzione all’economia circolare.