Fondo Nuove Competenze


Fondo Nuove Competenze è stato rifinanziato per il 2023. Il nuovo Decreto D.C.S. n. 320 del 10.11.2022 approva l’Avviso di ANPAL (Agenzia Nazionale Politiche Attive del Lavoro) che mette a disposizione delle imprese un miliardo di euro da utilizzare con modalità nuove rispetto al passato.
La seconda edizione di FNC (la prima era stata inserita nel Decreto Rilancio del 2020) offre alle imprese la possibilità di ricevere un contributo sul costo del lavoro per formare le proprie risorse in ottica di acquisizione di competenze digitali e green.
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Un’opportunità concreta per rilanciare il mondo del lavoro era stata offerta nel 2020 dalla prima edizione del Fondo Nuove Competenze, inserito nel Decreto Rilancio (articolo 88 del dl n.34/2020 convertito nella legge n. 77/2020).
Nell’ottica di favorire la fase di ripresa delle aziende, il governo intendeva puntare sulla formazione della forza lavoro, per aggiornarne le competenze e le capacità di adattarsi al cambiamento.
La seconda edizione del Bando “che pensa alle aziende” permetterà di aggiornare le competenze dei lavoratori a seguito dei processi di transizione digitale ed ecologica in atto nelle imprese.
Cos’è il Fondo Nuove Competenze?
Il Fondo Nuove Competenze è un contributo a fondo perduto destinato alle aziende, a partecipazione pubblica e private, che vogliono investire sulla formazione dei dipendenti. Gestito da Anpal, l’Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro, prevede oggi lo stanziamento di 1 miliardo di euro per le imprese coinvolte in processi di transizione digitale e green, offrendo ai loro dipendenti l’opportunità di formarsi.

Caratteristiche del Fondo Nuove Competenze
In sintesi le caratteristiche e le novità del nuovo avviso FNC sono le seguenti:
- Rifinanziamento per 1 Mld;
- Gli accordi sindacali di rimodulazione dell’orario di lavoro dovranno essere sottoscritti fra il 3 novembre e il 31 dicembre 2022;
- Le istanze potranno essere presentate dal 13 dicembre 2022 al 28 febbraio 2023 e saranno esaminate e approvate in ordine cronologico di presentazione;
- La formazione dovrà essere dedicata alle tematiche di digitalizzazione e transizione ecologica/sostenibilità;
- Come calcolare il contributo FNC richiedibile: la retribuzione oraria, al netto degli oneri relativi ai contributi previdenziali e assistenziali a carico del lavoratore, è finanziata da FNC per un ammontare pari al 60% del totale. Formula: Retribuzione teorica mensile comunicata all’INPS X 12 mensilità / 1.720 ore. Gli oneri relativi ai contributi previdenziali e assistenziali delle ore destinate alla formazione sono rimborsati al 100%, inclusi della quota a carico del lavoratore, al netto degli eventuali sgravi contributivi fruiti nel mese di approvazione dell’istanza di accesso al FNC.
- Erogazione del contributo: provvede l’INPS. Se l’azienda vuole usufruire dell’anticipo del 40% del contributo concesso, deve presentare fidejussione bancaria o assicurativa;
- L’attività di formazione è, di norma, finanziata dai fondi interprofessionali. Ogni fondo interprofessionale deve esprimersi entro 30 giorni dalla pubblicazione del decreto FNC. Quindi entro il 3 dicembre;
- Se l’azienda non aderisce a nessun fondo interprofessionale o il fondo interprofessionale a cui aderisce non partecipa all’attuazione degli interventi FNC, la formazione deve essere erogata con il concorso di un ente titolato a livello regionale o nazionale (D.L. 16 genn 2013, n. 13);
- L’impresa che presenta istanza di accesso a FNC non può essere soggetto erogatore della formazione;
- Verifiche in itinere in capo ai Fondi interprofessionali oppure ANPAL tramite Ispettorato del Lavoro;
- La formazione potrà avere una durata, per ogni lavoratore, da 40 a 200 ore;
- Ogni datore di lavoro potrà presentare una sola istanza;
- Il limite massimo richiedibile di contributo per ogni azienda è pari a 10 milioni €;
- Il piano di sviluppo (piano formativo) potrà essere realizzato in un termine di 150 giorni – non prorogabili – a partire dalla data di approvazione dell’istanza;
- Per ottenere il saldo finale, i lavoratori beneficiari di FNC dovranno aver ottenuto una attestazione delle competenze acquisite da un ente di formazione accreditato (obbligo riferimento a qualificazione o singole unità di competenza del repertorio nazionale e del rilascio di una attestazione finale di messa in trasparenza, validazione o certificazione secondo D.L. 13/2013 e linee guida D.I. 5 gennaio 2021).
Come richiedere il Fondo Nuove Competenze
Il Fondo, rifinanziato con il decreto interministeriale dello scorso 22 settembre viene regolamentato dall’Avviso di Anpal pubblicato il 3 novembre 2022, che stabilisce i termini per la presentazione delle istanze.
La richiesta di finanziamento può essere inoltrata dall’azienda tramite il sistema MyAnpal. La domanda deve essere accompagnata dalla descrizione del progetto cui i lavoratori parteciperanno, includendo:

- Il progetto formativo previsto per lo sviluppo delle competenze;
- L’ accordo collettivo di rimodulazione dell’orario di lavoro sottoscritto con i sindacati;
- Il numero dei lavoratori coinvolti nei percorsi formativi e le ore dell’orario di lavoro convertite in formazione, entro il limite massimo di 200 ore per ciascun dipendente.
La domanda, inoltre, deve essere corredata da un documento che attesti le necessità e gli obiettivi del datore di lavoro in termini di nuove o maggiori competenze, collegate all’introduzione di innovazioni organizzative, tecnologiche, di prodotto, di processo o servizi, oppure da come si intende migliorare l’occupabilità del lavoratore, per renderlo più competitivo nel suo lavoro e promuovere la sua ricollocazione in altri contesti.
Le attività per lo sviluppo delle competenze finanziate dal Fondo dovranno concludersi entro 90 giorni dall’approvazione della domanda da parte di Anpal, prorogabile fino a 120 giorni se sono coinvolti anche Fondi interprofessionali.
La domanda deve essere presentata dal legale rappresentante dell’azienda, per via cartacea o digitale, tramite gli appositi moduli messi a disposizione sul sito dell’Anpal.
Tutte le richieste verranno poi prese in considerazione secondo i criteri cronologici di invio all’Anpal, che deciderà anche gli importi delle sovvenzioni da riconoscere al datore di lavoro, facendo una distinzione tra il costo del percorso formativo e i relativi contributi previdenziali e assistenziali spettanti al dipendente, in modo da erogare il 70% in anticipo e il saldo a formazione conclusa.
Le attività formative potranno essere svolte presso tutti gli enti accreditati sia a livello nazionale che regionale, da istituti tecnici e di istruzione secondaria, da centri di formazione per adulti, da università, centri di ricerca e qualsiasi ente che svolga questo tipo di attività. Anche il beneficiario del finanziamento potrà occuparsi della formazione in prima persona, a patto che abbia i requisiti richiesti.
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