Si è concluso con successo il programma QUID FOOD – Qualificazione, Internazionalizzazione e Digitalizzazione delle Imprese del settore Agroalimentare
Il Piano formativo QUID FOOD – Qualificazione, internazionalizzazione e digitalizzazione delle imprese del settore Agroalimentare, iniziato a ottobre 2019, ha concluso lo scorso dicembre le attività in programma. Si è trattato di un progetto nazionale mirato ad accompagnare le imprese del settore agroindustriale nell’acquisizione e rafforzamento di competenze professionali utili a supportare la crescita della filiera, in un contesto sociale e territoriale che mira ad instaurare una crescente sinergia tra innovazione tecnologica e artigianalità tradizionale.
Oltre alle attività formative aziendali in senso stretto, il progetto ha coinvolto anche studenti iscritti ai corsi ITS Agroalimentare Puglia di Bari, organizzando tavole rotonde, project work, azioni di monitoraggio e valutazioni qualitative, il tutto con il supporto scientifico dell’Università di Parma. Il Piano è stato realizzato da IFOA, ente attuatore e capofila del progetto, in ATS con SOGESI di Ancona, grazie al finanziamento del Fondo Interprofessionale Fondimpresa, sull’avviso 3/2018 2° scadenza.
Nonostante la formazione in azienda abbia subito una sospensione temporanea dovuta al lockdown di marzo 2020, il Piano si è prontamente riorganizzato, passando alla modalità di formazione a distanza sincrona (webinar), in linea con le disposizioni normative per la limitazione del rischio di contagio da COVID 19.
Le aziende hanno risposto adeguandosi gradualmente alle nuove metodologie, permettendo così la realizzazione di tutte le attività previste con una breve proroga, necessaria al recupero delle settimane utili alla riorganizzazione. Al termine della formazione, 41 aziende di Emilia Romagna, Veneto, Puglia, Basilicata, Lombardia, Toscana e Marche, hanno beneficiato di 1.648 ore di formazione, articolate in 78 corsi, sulle seguenti tematiche: qualità dei prodotti, digitalizzazione dei processi e internazionalizzazione d’impresa. Complessivamente hanno partecipato alle attività formative 256 lavoratori, quasi la metà dei quali donne.
Nell’ambito del Piano, l’Università Degli Studi di Parma, partner di progetto, ha realizzato una ricerca qualitativa di indagine sui fabbisogni di competenze delle imprese beneficiarie e sui loro feedback riguardanti la formazione a distanza. La ricerca è stata presentata nel corso di un webinar di chiusura, organizzato e realizzato da Ifoa il 24 febbraio, dal titolo “Agroalimentare: parliamo di competenze”. All’incontro hanno preso parte aziende, consulenti e le parti datoriali e sindacali del settore. In questa occasione, docenti e consulenti esperti di sostenibilità, digitalizzazione e qualità del prodotto, si sono focalizzati sulle sfide del futuro per le aziende agroalimentari.
Molto interessante anche il lavoro svolto dal partner ITS Agroalimentare Puglia di Bari, che ha realizzato con gli allievi del secondo anno diverse attività correlate ai temi del progetto: incontri con istituzioni, associazioni rappresentative di aziende del settore, aziende singole, nonché 6 project work di analisi di casi aziendali, sui temi della blockchain per la tracciabilità di specifici prodotti, della digitalizzazione di processi e dell’applicazione di tecnologie 4.0 ai processi produttivi.